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lunedì 13 febbraio 2012

Quando l'esperienza vale più della teoria. Cadute da cavallo 3

In questo caso vi dico subito la morale: se pensi di non farcela, non ce la farai. L'aneddoto è il seguente: maneggio, siamo in tre a fare lezione e si salta. Iniziano a mettere su una crocetta e tutti in fila via a saltare, dunque l'istruttore alza un po' l'ostacolo che a breve diventa un piccolo dritto. Io sono l'ultima del giro e anche quella con meno esperienza sui salti. Seguo gli altri ma ad un certo punto vedo che l'ostacolo supera l'altezza solita (di moooolto poco). Arrivo e primo scarto. Riparto, un bel circolo e via che si salta. Uff, è stata una fatica ma ce l'abbiamo fatta, mi rilasso pensando di aver finito invece vengono richimata insieme al gruppo per tornare sull'ostacolo ancora un po' più alto. Vado con ben poca convinzione pensando non ce la facciamo, no no, questa volta no. E così è stato. Il cavallo inchioda ad un metro dall'ostacolo e io volo sul suo collo superando la sua testa e andandomi a trovare tra lui e il piliere. Monto di nuovo e rifacciamo l'ostacolo che era stato abbassato giusto di quei dieci centimetri per farmi tornare con un po' più di convinzione e lo passiamo senza problemi. Per lui non saebbe sicuramente stato difficile superare quei dieci centimetri in più del dritto precedente mentre nella mia testa quella minima differenza era diventata una montagna insormontabile...

Quando l'esperienza vale più della teoria. Cadute da cavallo 2

Questa volta vorrei raccontarvi una caduta semplice semplice, senza conseguenze ma che si sarebbe potuta evitare tranquillamente. Appena entrata in campo mi fermo a parlare con un ragazzo che si accinge ad iniziare la lezione insieme a me. Mentre aspettiamo l'arrivo dell'istruttore passeggiamo tranquilli a bordo campo e ci fermiamo per mettere a posto le staffe. Gamba sollevata, continuiamo a chiachierare. Afferro lo staffile, un rumore improvviso e opppplà: scartino del cavallo e io con il sedere per terra senza nemmeno essermi ben resa conto dell'accaduto. Nessuna conseguenza e via che si risale con una risata (ero già per terra ancora prima di iniziare!). Morale: mai abbassare la guardia!!

Quando l'esperienza vale più della teoria. Cadute da cavallo 1

Buongiorno a tutti. Torno a scrivere dopo questo lungo periodo di assenza nel quale però non mi sono dimenticata del blog! Il post di oggi volevo dedicarlo a raccontarvi una mia esperienza passata dalla quale ho imparato qualcosa di molto importante: mai lasciarsi vincere dal panico. Brevemente i fatti successi sono questi: facendo lezione in un maneggio mi danno da montare un cavallo. Io ero ancora alle "prime armi" e avevo ben poca dimestichezza con le partenze al galoppo. Al momento di cambiare andatura e passare dal trotto al galoppo il cavallo continua a trottare aumentando semplicemente. Dopo un paio di prove l'istruttrice mi dice di usare la frusta. Sfioro il sederone dell'animale e oppplà, via di galoppo. Il problema era legato al fatto che ora era TROPPO galoppo! Il cavallo va come una scheggia mentre io sballonzolo sulla sua schiena. La teoria vorrebbe che in casi del genere si cercasse di rallentare l'andatura con il proprio assetto (spalle indietro, peso ben distribuito sulla sella), mettere il cavallo in circolo oppure cercare di rallentare usando però una sola redine (inutile tirare con entrambe). Non so quante di queste cose ho cercato di mettere in pratica, probabilmente colta dal panico nessuna, mentre continuavo a rimanere appesa alle redini cercando con uno sforzo immane di rallentare la corsa. Fatto stà che il cavallo scarta all'improvviso e io mi trovo sbilanciata di lato appesa come un salame al suo collo. Vedendo che non riesco a ritirarmi su penso di lasciarmi cadere e così faccio. Risultato: trauma cranico. Dunque la morale è che se non siete abili circensi o ginnasti più che allenati nell'arte di cadere, stringete i denti (solo però in senso figurato perchè la cosa porterebbe ad una rigidità generale di spalle e schiena che verrebbe trasmessa al cavallo e non vi sarebbe di alcun aiuto) e stare il più possibile in sella. Questa esperienza mi ha insegnato che farsi prendere dal panico non risolve la situazione e che è molto meglio scendere a cavallo fermo!! Ho cercato di mettere in tono scherzoso quella che è stata una mia esperienza perchè in seguito mi è capitato di sentire qualcuno gridare mentre era su di un cavallo di cui aveva perso il controllo :"ora mi butto". Credo sia abbastanza comune quando non si sa più che pesci prendere essere colti da quell'idea. Ribadisco che non sono qui per insegnare o mettermi in cattedra perchè non è il mio lavoro nè la mia intenzione, semplicemente vorrei dare un mio parere. I miei sbagli (tecnicamente parlando) in quel momento sono stati sicuramente mille, dovuti ad inesperienza, incapacità e mancanza di sangue freddo ma credo siano tutti leciti quando stiamo parlando di un principiante. Dunque non sono qui a fare un trattato sull'uso della mano, dell'assetto e dei mille modi che avrei potuto mettere in atto per fermare il cavallo. Niente di tutto ciò. Da quella volta infatti non ho imparato tutte queste cose nè mi è riuscito di metterle in pratica la volta successiva ma una cosa è certa: l'idea di buttarmi giù non mi ha mai più sfiorato la mente e ho sempre cercato di stare in sella in ogni modo!