mercoledì 26 agosto 2015

Piccoli puledri crescono


Poche ore di vita

Un giorno

Una settimana

Tre mesi
Un anno
Due anni


Tre anni



4 anni



West Nile

Dopo tanto tempo ecco un nuovo post dedicato alla West Nile. Scrivo perché pochi giorni fa ho avuto modo di approfondire l'argomento; infatti ho ricevuto una telefonata dal veterinario competente dell'ASL il quale mi diceva di doversi recare in azienda per fare un prelievo del sangue dai cavalli presenti proprio per verificare se ce ne fossero infettati dal virus. Gentilmente il veterinario mi ha anche spiegato a grandi linee cosa sia la West Nile e come mai si fossero resi necessari tali controlli. Può capitare che vi sia fatta tale richiesta di controllo per verificare la situazione di un determinato territorio. A pochi km da me infatti era stato ritrovato un gufo morto il quale è stato quindi mandato all' Istituto Zooprofilattico di Torino per essere analizzato. Riscontrato dunque il virus nell'animale si sono resi necessari i controlli anche sugli equini presenti nel raggio di alcuni km. Il contagio avviene attraverso un determinato tipo di zanzara (Culex) che lo può trasmettere tanto ai cavalli quanto agli umani ma il serbatoio principale del virus sono gli uccelli: umani e cavalli infatti rappresentano una sorta di "vicolo cieco" per cui il virus non si trasmette partendo da loro. La malattia in molti casi è asintomatica per cui sono strettamente necessari gli esami di laboratorio per identificarla; nella minoranza dei casi, dove invece si presenta qualche sintomo, si può verificare inappetenza, febbre, apatia e problemi a livello neurologico come zoppie e mancanza di coordinazione. In genere la prognosi in caso di infezione è positiva tranne nei casi più gravi nei quali può portare anche alla morte. Non esiste una vera e propria cura ma è possibile, se si vive in una zona a rischio, contattare il proprio veterinario e vedere se è il caso di vaccinare il cavallo in forma preventiva.

venerdì 25 luglio 2014

Horses as a symbol

Horses today are considered as friends and companions but their influence in history is ancient. In the past they were used for many different purposes; they were useful in wars and in the fields where they helped people during long working hours. They always had a big place in mythology, in literature and art. They were a symbol of power and nobility. Their freedom and loyalty to human is universally known and by riding a horse we feel like we can reach a little bit of this freedom. Horses took a great part in Greek mythology: Pegasus (the winged horse), centaurs (creatures that are half men and half horses), the horses that pulled the sun chariot of Helios or the Poseidon's one (in addition the latter god was seen as a protector of horses) are all still remembered today. They are also present in Celtic traditions (as for example Epona, the horses' goddess), in Norse, Iranian and Hindu mythology. In Christianity, the well known Saint George is most of the times portraided riding a white horse while he is defeating the dragon (moreover he is the patron saint of horsemen). Traditionally the white horse is ridden by a knight who represents good power while the black one means an evil force. The unicorn, a mythical creature, is often related to purity and chastity and during Medieval times they thought that it could only be captured by a virgin. It was adopted by James I as the symbol of Scotland and a unicorn is still present in the Royal coat of arms of the United Kingdom. A recent study has proved that horse meat was seldom eaten after the Christianization of Great Britain and it is probably due to the fact that horse meat was related to pagan's habits.  

venerdì 12 aprile 2013

Fai da te: il materassino per il cane

Buongiorno a tutti! Continuiamo con la sezione dedicata al "fai da te" per il nostro amico cane; oggi vorrei parlare di un progetto semplice semplice che si realizza in poco tempo ed è molto utile: il materassino per il nostro amico cane, una cuccia comoda e morbida fatta su misura per lui. Innanzi tutto ho preso le misure delle dimensioni ideali per il materassino/cuscino: ne ho realizzati due, uno più grande da mettere nel bagagliaio della macchina e uno un po' più piccolo da tenere in casa. A seconda dunque della taglia del nostro cane scegliamo il "formato": io ho fatto il più piccolo con i lati 60x70. Al brico ho trovato i cuscini di gomma piuma e ne ho preso uno alto all'incirca 7cm e di dimensione un po' più grande di quella necessaria; ho proceduto quindi tagliando la parte eccedente, ho posizionato il cuscino sulla stoffa che avevo scelto (un cotone con fantasia stampata) tagliando anche questa delle dimensioni necessarie ed ho quindi imbastito tre lati lasciandone uno aperto. Ho dunque cucito tutta la parte imbastita a macchina nella parte che sarebbe rimasta interna e, sull'ultimo lato, ho cucito il velcro in modo tale da poter sfilare tranquillamente il cuscino interno e lavare la stoffa dell'esterno! 

mercoledì 3 aprile 2013

"Infestazione" da pubblicità!

Buongiorno a tutti! Chiedo scusa innanzi tutto a coloro che hanno visto della pubblicità (tra l'altro non pertinente) apparire sul sito. Ho passato un bel paio di ore cercando di rimuovere tutto e spero alla fine di esserci riuscita (in caso contrario, se visualizzate ancora messaggi pubblicitari sopra il titolo o in qualsiasi altra posizione del blog, per favore segnalatemelo perché sono tutt'altro che voluti!). A quanto pare mi ero beccata un bel virus o meglio una maledetta applicazione che era stata scaricata in automatico insieme a qualche altro programma e che mi ha letteralmente infestato le pagine. La mia idea era di continuare oggi con la parte dedicata al "fai da te" ma purtroppo ho dovuto dedicare molto più tempo del previsto per risolvere questo problema inaspettato per cui cercherò di ritagliare un po' di tempo per scrivere il nuovo posto in serata o domani mattina. Scusate ancora per il disguido!!

martedì 2 aprile 2013

Fai da te: il cappottino a maglia per il cane.

Buongiorno a tutti e buon ritorno dalle vacanze pasquali. Sono nuovamente qui per parlarvi un po' del "fai da te" che tanto mi piace e mi diverte; questa volta, dopo il post sul coprisella, ci orientiamo più su qualcuno che è molto vicino al mondo dei cavalli e che spesso interagisce con loro: i cani! Molti proprietari di cavalli infatti si fanno accompagnare da uno o più amici scodinzolanti e proprio a loro è dedicata la sezione di oggi. Capita infatti spesso di portarsi dietro il cane in scuderia e cosa c'è di meglio di un bel cappottino caldo per tenerlo coperto nelle giornate fredde invernali quando ci seguono, anche per alcune ore, dai nostri cavalli? Anche questa volta tutto è iniziato un po' per necessità e un po' per divertimento: la ima cagnolina aveva infatti ricevuto un bel cappottino per Natale...peccato che mentre girovagava alla ricerca di mini lepri le si sia impigliato in qualche rovo del sottobosco e, divincolandosi, l'abbia perso. Dato che il vestito mi era costato la bellezza di quasi 40 euro (!) ho pensato di mettermi all'opera e fargliene uno su misura con della lana che avevo in casa. Lei è di taglia medio piccola per cui non avevo bisogno di molta lana né di molto tempo: in un paio di sere infatti il lavoro è stato completato. Per prima cosa dunque si sceglie la lana: se è un filato un po' spesso il lavoro sarà più veloce e avrete un bel cappottino morbido e compatto. Prendo perciò due o tre gomitoli di un filato marrone con sfumature dal bianco al nero; fate attenzione che i gomitoli scelti non siano lana al 100% ma abbiano una percentuale di sintetico in modo tale che possa resistere meglio ai frequenti lavaggi senza restringersi. Se non avete dei gomitoli in casa potete sempre fare un giro al mercato, in un negozio specializzato o ordinarli via internet; nel caso in cui abbiate solo dei "rimasugli" potete anche optare per riutilizzare tutto quello che avete realizzando un bel vestito multicolor! A seconda della lana scelta prendete i ferri della misura adatta (io ho usato quelli numero 6). Se siete capaci di usare i ferri circolari potete cimentarvi anche con quelli e fare un pezzo unico, personalmente io mi trovo meglio con quelli "normali" e procedo prima con la realizzazione della parte superiore, poi di quella inferiore ed infine le unisco insieme. A questo punto potete procedere in due modi: se già avete un cappottino potete usarlo come modello altrimenti prendete le misure o misurate mano a mano che il lavoro procede sul vostro cane per vedere dove aumentare o diminuire. Tenete presente comunque che la lana un po' cede per cui state troppo abbondanti. Per il punto potete sbizzarrirvi e scegliere quello che più vi piace...una semplice maglia legaccio (dritto sul 1°ferro e dritto sul 2°) è veloce e pratica ma nulla vieta di sperimentare trecce o lavorazioni a maglia rasata o quello che più vi piace. Il costo è dettato dal tipo di lana che sceglierete e da quanti gomitoli vi serviranno. In commercio esistono gomitoli che vanno dai 50gr a matasse più grandi da 100gr o più e le cifre variano a seconda della loro composizione (in media comunque un gomitolo di misto lana da 50gr si aggira sui 4€...a fine stagione potrete trovare offerte e sconti). Ed ora passiamo alla realizzazione: io in genere parto dal collo; per farlo prendo un cappottino che già ho e poi misuro mano a mano sulla "modella" per vedere come sto andando. Monto sul ferro le maglie necessarie (per una 20na di cm circa) e procedo con una costa 2-2 (due maglie dritte, due al rovescio perché ciò fornisce un effetto più elastico al collo). Dopo aver lavorato per circa 8 cm di collo a coste passo a lavorare tutto a maglia legaccio (tutto dritto) e aumento di un paio di maglie per lato all'altezza delle spalle; continuo poi per circa 45 cm senza aumenti mentre negli ultimi 6 cm diminuisco di una maglia per lato ogni giro arrivando ad avere 14 cm: chiudo il lavoro e poi termino con una catenella che va da un lato all'altro del cappottino e che funzionerà come sottocoda tenendo fermo il vestito (ogni misura varia poi a seconda dello spessore della lana scelta, della lavorazione e della dimensione del cane!). Fatto ciò passo alla parte sottostante: nuovamente parto dal collo dopo aver prima provato come veste la parte superiore: collo a coste per 8 cm e poi maglia legaccio per una 40na di cm. Chiudo il lavoro e termino con una catenella per lato, abbastanza lunghe da poter arrivare fino alla schiena dove saranno legate insieme con un fiocco e a metà parte sottostante (25 cm circa) altre due catenelle (una per lato) che funzionano sempre come chiusura. Cucio insieme sopra e sotto a livello del collo (facendo attenzione a mettere le due parti allo stesso livello) e ancora per altri 4 cm ed il gioco è fatto! E' sicuramente più difficile da spiegare che non da fare! Guardando le foto -spero- sarà tutto più chiaro! Buon divertimento e buon lavoro a tutte!



        

domenica 31 marzo 2013

Fai da te per il cavallo: i coprisella

Buon giorno e buona Pasqua a tutti! Oggi vorrei aprire una parentesi inerente al "fai da te". Non solo a me sarà capitato di trovarmi di fronte ad un coprisella logoro e sbiadito, il cui elastico ormai non tiene più nulla oppure di comprare una sella usata che non abbia un coprisella. Io mi sono trovata in entrambe le situazioni e se alla prima mi sono recata in selleria comprando un coprisella (la cifra per quelli in cotone mi pare di ricordare si aggiri attorno ai 10euro poi ne esistono di diverso tipo e marca per cui il prezzo può sicuramente variare) alla seconda volta mi sono decisa per farmelo "su misura". Innanzi tutto se decidete per la prima opzione e quindi andarlo a comprare ricordatevi di specificare per quale tipo di sella lo avete bisogno (una sella da dressage ha infatti quartieri molto più lunghi rispetto a quella da salto) anche se alcuni sono abbastanza elasticizzati e possono funzionare ugualmente per entrambe le tipologie. Se invece avete un po' di dimestichezza con la macchina da cucire vi potete produrre il vostro coprisella con la stoffa che più vi piace! Io avevo a disposizione un avanzo abbastanza grande di stoffa di cotone colorato e ho lavorato in questo modo: ho preso come modello il coprisella che avevo ormai sbiadito e con l'elastico rotto; ho dunque preso le misure sul mio pezzo di stoffa e ho controllato dove erano situate le cuciture di quello di partenza per farmi un'idea di come proseguire nel lavoro. Fatto ciò ho tagliato due parti uguali (una destra e una sinistra) che avrei poi successivamente unito al centro (la cucitura centrare va da arcione a paletta per intenderci). Volendo avere una copertura un po' più spessa ho fatto la stessa cosa con del cotone bianco (ok forse il colore è un po' delicato per questo utilizzo ma era l'unica stoffa abbastanza grande che avessi!) che ho poi usato per fare un doppio strato: per cui cotone colorato sopra nella parte visibile, cotone bianco nello strato sottostante. Ho quindi cucito le due metà insieme sia dello starto superiore che di quello inferiore; ho poi puntato la parte superiore con gli spilli, imbastito e rifinito i bordini a macchina; ho quindi unito il cotone bianco e creato dei nuovi bordini di un cm con lo spazio interno per l'elastico. Finito il lavoro mi sono resa conto di aver tirato troppo l'elastico (ahi ahi ahi) per cui il coprisella non arrivava fino ai quartieri! Fate perciò un po' di prove prima della cucitura definitiva se no vi trovate a dover scucire e aggiustare (odio rifare le cose e mi perdo d'animo in fretta se non vengono al primo colpo!). Io alla fine sono riuscita a trovare una soluzione ma la cosa ha implicato che la sella rimanesse parcheggiata 5 giorni sullo schienale di una sedia perché ero troppo incavolata per riprendere in mano il lavoro (di cui prima ero così soddisfatta)! Ok, forse a conti fatti tra stoffa e tempo impiegato è sicuramente più veloce andare in selleria e prenderne uno già pronto (e perfetto) però è divertente e soddisfacente anche produrlo da sé (soprattutto dato che da noi ha piovuto ininterrottamente per alcuni giorni e fuori c'erano pochi lavori da fare)! Buon lavoro a chiunque si voglia cimentare!