venerdì 6 maggio 2011

Il cavallo nell'arte: i primi studi fotografici e i pittori a cavallo tra XIX e XX secolo

Con lo sviluppo della fotografia si possono osservare importanti mutamenti nel modo di rappresentare il cavallo soprattutto in movimento. Fino ad ora infatti non era del tutto chiara la sequenza del galoppo che invece lo diventa dopo gli studi di Muybridge del 1878:

Sotto John Collier, "Lady Godiva", 1897:

Gauguin rappresentò, nei "Cavalieri sulla spiaggia" del 1902, i cavalli in omaggio ai dipinti di Degas inerenti le corse ma, nella sua opera, non si parla più di realismo ma bensì di simbolismo: i fantini vengono infatti sostituiti da figure incappucciate.

"Il guado", 1901. Il cavallo nero riprende le incisioni di Durer mantre la figura incappucciata sul cavallo bianco è un demone che accompagna il giovane nell'aldilà (bianco è il colore del lutto in Polinesia).

"Cavallo bianco", 1898, proprio da questa opera inizia la successiva serie di dipinti con tema cavallo che faranno parte degli ultimi anni della sua vita.

Il Cavaliere Azzurro - Der Blaue Reiter
Movimento fondato da Franz Marc e V. Kandinskij bel 1910; il simbolo dell'avanguardia fu proprio un cavaliere su di un cavallo scalpitante dipinto da Kandinskij nel 1903

Di seguito Franz Marc:


Ance Picasso rappresenta nelle sue opere svariati cavalli. Qui di seguito in ordine: "Parade" del 1917




 "La morte del torero", 1933, Parigi, Musée Picasso


"Guernica", 1937, dove il cavallo rappresenta il popolo spagnolo (Madrid, Centro de Arte Reina Sofia)


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