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venerdì 13 maggio 2011

Portare il cavallo a casa

Mantenere a casa il proprio cavallo è una scelta importante e per prenderla dobbiamo valutare molti aspetti; esistono indubbiamente molti pro e contro ma, se è una scelta presa con coscienza e non alla leggera allora può portare innumerevoli soddisfazioni. Partendo dai punti a sfavore tenete conto che il cavallo è un animale socievole, gregario e che ama la compagnia dei suoi simili. Sarebbe dunque inopportuno lasciargli fare una vita da eremita da slo; detto ciò non necessariamente dovrete accompagnarlo con un suo simili, spesso infatti basta tenere in scuderia una capretta, un asinello o un piccolo pony per far sì che il nostro amico non soffra eccessivamente di solitudine. Fate attenzione alla scelta della capretta, in special modo se optate per una vita a stretto contatto dei due animali facendogli condividere box e paddock: i due facilmente tenderanno ad imbrancarsi molto rendendo parecchio difficoltosa, se non quasi impossibile, la loro divisione per esempio per andare a fare una passeggiata con il vostro cavallo. Un asinello o un piccolo pony da compagnia hanno prezzi contenuti, sono di facile gestione e non comportano un'eccessiva spesa di mantenimento (ad esempio per i miei due pony ho dovuto solo pagare il trasporto perchè non erano adatti a lavorare con i bambini e la padrona non poteva più mantenerli; per quanto riguarda gli asini le cifre si aggirano attorno alle 200-500euro in linea di massima). Teniamo presente che tanto pony quanto asino dovranno essere sverminati, vaccinati, gli zoccoli pareggiati e deve essere fatto il prelievo per il Coggin's test a decadenza biannuale esattamente come al nostro cavallo, ma sono tutte cose che si possono fare per entrambi nello stesso momento con una spesa non eccessiva. Tenere nello stesso paddock cavallo e piccolo pony è una pratica non così inusuale che però personalmente reputo un po' pericolosa data la differenza di dimensioni: durante un litigio un calcio di un cavallo ferrato può arrecare notevoli danni al suo piccolo amico; inoltre anche così il rischio imbrancamento è alto. Assodato dunque che sarebbe ottimale fornire della compagnia al nostro animale, dobbiamo pensare a quanto tempo abbiamo a disposizione da dedicargli. Il cavallo infatti mangia ad orari fissi almeno tre volte al giorno, il box deve essere rifatto completamente almeno una volta e ripassato durante la giornata, ha bisogno di muoversi ed è necessario avere un minimo di esperienza per affrontare le situazioni di emergenza che si possono presentare (ricordatevi che un piccolo problema preso sul nascere rimarrà tale e si risolverà in fretta, lo stesso problema sottovalutato o passato inosservato può invece notevolmente peggiorare e portare anche gravi conseguenze). Dunque, per farla breve, non esistono feste, giorni in cui fa troppo caldo o troppo freddo e nei quali non vorreste uscire di casa; per 365 giorni l'anno voi ci dovete essere perchè il vostro compagno fa affidamento esclusivamente su di voi e sulle vostre cure. I vantaggi - che ripagano di gran lunga gli svantaggi - sono invece la possibilità di una gestione migliore (per quanto sia buona in un centro ippico non potrà mai essere paragonabile alla vostra, alle cure e all'attenzione che solo un padrone può avere), l'avere sotto controllo il vostro animale imparando a conoscerlo a fondo, condividere molto più tempo con lui e, non ultimo per importanza, risparmiare una discreta cifra di denaro.
Requisiti necessari per poter tenere con voi il vostro animale sono innanzi tutto avere lo spazio necessario. Sembra una banalità ma, in realtà, a conti fatti lo spazio che occupa è molto già di per sè data la mole, in aggiunta dobbiamo tener conto dell' equipaggiamento, del magazzino dove tenere scorte di fieno, mangime e ciò che scegliamo come lettiera. Oltre a ciò contempliamo nel progetto una zona da adibire a campo se non ci limitiamo a fare solo passeggiate e, anche in tal caso, ci tornerà comunque utile se vogliamo solo lavorare alla corda. Avere inoltre un tondino coperto potrà essere un bene inestimabile nei mesi piovosi ma non sempre ne è possibile la realizzazione. Premuriamoci dunque che il campo di lavoro abbia un fondo drenante che non si inzuppi completamente alla prima pioggia, in modo tale da poter lavorare anche se le condizioni meteo non sono esattamente favorevoli. Ideale sarebbe avere la fortuna di disporre naturalmente di un terreno piuttosto sabbioso; se così non fosse e avessimo invece un'area di terra argillosa o pietrosa sarebbe opportuno creare uno strato di fondo di pietre e ricoprirlo con della sabbia.Il terreno argilloso infatti tende a diventare molto scivoloso con l'acqua, non drena e ha una sorta di effetto ventosa che ppotrebbe far perdere facilmente i ferri al cavallo mentre le pietre non sono un terreno ottimale su cui farlo lavorare e rischieremmo sobbattiture. Una volta designata l'area di lavoro tenete presente che essa stessa comporta manutenzione: il campo va periodicamente passato con l'erpice altrimenti vi ritroverete con zone dure come il cemento e la capacità drenante verrà meno. Se decidete -e avete ancora spazio- di dedicare al vostro amico delle ore di sano relax al paddock sappiate che un cavallo giornalmente può mangiare svariati chili di erba dunque anche tale zona deve essere delle giuste proporzioni per evitare che venga desertificata in un batter d'occhio. Opportuno nelle zone calde e asciutte può anche essere pensare ad un modo per irrigare il paddock. Le feci andrebbero pulite con frequenza quotidiana e, più spesso di quanto si possa pensare, sono necessari piccoli interventi di manutenzione che, se fatti periodicamente e mano a mano che se ne presenta la necessità,ci permetteranno di avere un'area sempre in ordine e funzionale. La letamaia per essere a norma deve essere fatta su di un basamento di cemento e l'ideale sarebbe avere a disposizione dei campi da concimare (ma non concimiamo i nostri stessi paddock perchè se il cavallo avesse dei parassiti essi andrebbero a contaminare tutto il pascolo) o qualche amico o conoscente che li possiede così da svuotare la letamaia periodicamente. I box da esterno possono essere posizionati previa richiesta di permesso in comune e così ogni struttura in muratura o basamento in cemento. Diverso discorso se invece decidete di inserire il o i box prefabbricati in una struttura preesistente; in tal caso è comunque necessario comunicare al comune la sua diversa destinazione d'uso. Secondo quanto stabilisce la ASL i ricoveri per i cavalli dovrebbero essere posizionati ad una distanza pari a 25 metri dalla propria abitazione e a 50 da quelle dei vicini. Appurato di avere spazio e tempo sufficiente, continuiamo con la parte strettamente burocratica. Innanzi tutto dobbiamo controllare il regolamento comunale e cosa esso stabilisce in merito alla detenzione di equidi. Non tutti i comuni presentano una parte inerente la materia ma alcuni hanno precise limitazioni in merito. Il passo successivo sta nell'informare il comune stesso della vostra volontà di tenere nel terreno (mettete come riferimento i numeri dei mappali) di proprietà numero tot di cavalli. Scrivete una lettera con tali dati e andate a farla protocollare in comune nell'ufficio di competenza. Fatto ciò fatene una copia che invierete all'ASL di competenza (consiglio personale è di mandare il tutto sempre con raccomandata con ricevuta di ritorno a scanso di equivoci, perdite e sparizioni). Ora l'unica cosa che potete fare è attendere che vi sia fornita una risposta positiva o negativa. In caso di mancata comunica di alcun tipo da parte del comune dopo un mese dovrebbe valere la regola del silenzio-assenso. Fatevi allora dare dalla ASL un codice aziendale (necessario anche solo per la detenzione di un unico animale), andate a prendere un registro di carico e scarico in una cartoleria Buffetti e tornate all'ASL per farlo timbrare, firmare e compilare con i vostri dati di cui faranno una copia. Nel registro dovrete inserire gli animali detenuti, la loro provenienza, il numero di passaporto e microchip. Mantenete il registro aggiornato anche con i dati di vendita o decesso dell'animale, mandate copia dei documenti di trasporto (Mod. 4) slls ASL e provvedete con l'effettuare il Coggin's test con decorrenza biannuale (di norma sono gli stessi veterinari dell'asl a prendere contatto con voi per venire a fare il prelievo ma, nel caso non lo facessero, chiamateli voi piuttosto che rischiare pesanti sanzioni). Ricordatevi delle scadenze di vaccini e vermifughi, affidatevi ad un buon maniscalco e, cosa più importante... godetevi la compagnia del vostro cavallo!!