La castrazione è una pratica non di recente invenzione: già in tempi antichi infatti si andava in guerra con gli stalloni, più aggressivi e coraggiosi, mentre per il lavoro nei campi si optava spesso per un cavallo più mansueto e facile da gestire. Chiaramente la pratica della castrazione ha subito molte modifiche da quei tempi e si è evoluta unitamente alla medicina veterinaria rimanendo comunque molto usata. Le ragioni per cui si può ricorrere a ciò sono molteplici e dipendono molto dall’animale come dal suo proprietario. Gli stalloni, come detto sopra, sono animali spesso più aggressivi, tanto nei confronti dei loro simili che dell’uomo (nonostante non sia una regola ed esistano razze a sangue freddo nelle quali è comune mantenere i maschi interi grazie al loro equilibrio mentale ed alla loro mansuetudine), sono di più difficile gestione specialmente se in vicinanza vi sono cavalle in calore e non sempre sono adatti ad una vita a stretto contatto con gli altri a causa della loro forte libido. Alcuni sono più difficili da gestire montati perché tendono ad essere molto dominanti e vogliono imporsi sul cavaliere (impennate e sgroppate sono tra le loro difese più comuni), altri invece diventano meno gestibili da terra (anche qui spesso il vizio di impennarsi li rende pericolosi), mordono e calciano. Una giusta gestione dello stallone e l’educarlo fin da giovane può ovviare a molte di queste problematiche ma è difficile da mettere in pratica a meno che non si abbia una buona competenza ed esperienza: l’improvvisazione può arrecare danni a noi come a loro, essendo i loro comportamenti spesso imprevedibili. I vantaggi della castrazione comportano normalmente un abbassamento della libido e la riduzione dell’aggressività essendo rimossi i testicoli che sono la parte in cui viene principalmente prodotto l’ormone responsabile di tali comportamenti. Se però viene fatta in tarda età, o comunque quando si è già sviluppata la tendenza a comportarsi in maniera aggressiva, allora sarà più difficile che si annullino completamente ma, nel tempo, dovrebbero subire una riduzione.
Nonostante sia un’ operazione definita “di routine” non deve essere sottovalutata perché comporta i rischi di un qualsiasi intervento. Tradizionalmente viene effettuata nel puledro attorno ai due anni ma non c’è un’età limite in un senso o nell’altro. Può avvenire anche molto prima o molti anni dopo, spesso a causa dell’insorgenza di problemi come un’ernia inguinale, un tumore testicolare, casi di monorchidismo o criptorchidismo o ingovernabilità dell’animale. Il periodo migliore per farla è quello di primavera o autunno per evitare il fango ed il freddo invernale e la polvere, il caldo e le mosche estive (che possono veicolare pericolose infezioni). Se messa in pratica in autunno probabilmente i comportamenti da stallone saranno già scomparsi la primavera successiva mentre nel caso in cui si decida per la primavera potrebbe essere necessario attendere fino all’anno seguente.
Prima dell’operazione va fatta una visita preventiva per assicurarsi sulle condizioni di salute generali dell’animale, viene fatta una palpazione dei testicoli, esami del sangue e si controlla che si sia in regola con le vaccinazioni, in special modo con quella antitetanica. A questo punto si sceglie per il procedimento da seguire: in clinica o in scuderia. In alcuni casi come quelli di criptorchidismo, di tumore, ernia o di un cavallo con più di tre anni in cui i testicoli siano di grandi dimensioni, l’unica opzione sta nel trasferimento in clinica dell’animale. Può essere effettata con cavallo in piedi o sdraiato; nel caso di piccoli pony necessariamente verrà fatta con l’animale sdraiato perché, a causa delle dimensioni ridotte, il veterinario non riesce altrimenti a farla. Quando si procede facendola in scuderia allora il soggetto viene sedato, se deve essere anestetizzato è necessario che vi sia uno spazio sicuro, pulito e libero da polvere e fango dove poter far sdraiare il cavallo senza che si faccia del male. Entrambe le opzioni presentano vantaggi e svantaggi: se l’operazione viene fatta in clinica sarà più costosa ma più sicura ma presenta il rischio di un’anestesia generale; quella in piedi comporta in realtà più inconvenienti per il veterinario che non per il cavallo perché deve essere fatta solo se l’animale è molto tranquillo e ben addestrato (non adatta quindi per puledri molto giovani).
La rimozione di entrambi i testicoli avviene attraverso un’incisione sullo scroto: una volta fatto ciò si può procedere in due sensi ovvero suturando la ferita (ma ciò viene fatto solo nel caso in cui si proceda con l’animale sdraiato e in clinica) oppure lasciandola aperta. I rischi di infezione con una ferita aperta sono maggiori ma permette un miglior drenaggio e un minor gonfiore post-operatorio; nel caso si proceda con la chiusura invece si evita il rischio di discesa dell’intestino e l’emorragia ma si impiega più tempo (una ventina di minuti contro i dieci nel caso di ferita lasciata aperta). Le complicazioni sono piuttosto rare in entrambi i casi tuttavia bisogna essere coscienti della loro possibile comparsa: emorragia, gonfiore eccessivo, ernia (molto pericolosa ma rara), infezione, peritonite e, non ultimo, il rischio che comporta ogni anestesia generale. Una limitata emorragia nell’ora seguente l’intervento ed un certo gonfiore sono comunque normali. Nei primi giorni l’edema viene controllato grazie ad impacchi di acqua fredda -che mantengono anche la ferita pulita- e facendo camminare e trottare l’animale almeno due volte al giorno per una ventina di minuti per un paio di settimane. Se lasciato libero al paddock bisogna assicurarsi che l’animale faccia del movimento, altrimenti occorre comunque muoverlo alla corda. È bene che la ferita si rimargini dall’interno verso l’esterno perché, se avvenisse il contrario, non avrebbe possibilità di spurgare causando gonfiore, dolore ed infezione e dovrebbe essere nuovamente aperta. Normalmente la ferita si rimargina in una paio di settimane se chiusa mentre, se aperta, potrebbe essere necessaria una settimana in più. Subito dopo l’operazione è bene che il cavallo non mangi per un’ora circa e rimanga in un box con una soffice lettiera pulita (preferibilmente di paglia) per 24 ore per riaversi. L’animale deve essere tenuto comunque lontano dalle femmine per alcune settimane perché perda gli atteggiamenti da stallone che potrebbero causare ferite a lui o agli altri animali; inoltre possono esserci residui di sperma dopo l’operazione che, seppur in maniera remota, lo renderebbero capace di ingravidare una cavalla.
Puttanate, è un mito che gli stalloni sono più aggressivi, anzi è proprio vero il contrario: i castroni sono più pericolosi perchè hanno una rabbia interiore. Gli stalloni non sono più difficili da cavalcare rispetto ai castroni, certo se si è alle prime armi è meglio un cavallo intero vecchio rispetto a un giovane, ma questo vale anche per femmine e castroni.
RispondiEliminaC'è solo una situazione che bisogna evitare: mettere una cavalla in calore con più stalloni. Per il resto mettere più stalloni insieme (previo periodo di adattamento reciproco certo) con cavalle non in calore, non è pericoloso.
Aggiungo che gli stalloni sono nettamente più responsivi e affettuosi dei castroni.
Smettiamo di fare questa pratica inutile e disumana chiamata castrazione!
Innanzi tutto, buongiorno. Preferirei se nel blog si mantenesse un linguaggio "educato" questo perché qui sono espresse le mie personali opinioni ed esperienze che non sono, chiaramente, regole fisse. Non avendo -credo- mancato di rispetto a nessuno, la pregherei di fare altrettanto. I cavalli sono come gli esseri umani: vari, con indole differente a seconda del soggetto e più o meno educati. Uno stallone in mano ad un principiante non attento o non consapevole di come gestirlo può essere un pericolo per il cavaliere neofita come per l'animale stesso a mio parere. Che esistano poi cavalle molto caratteriali e stalloni più mansueti di loro è un dato di fatto ma non necessariamente la norma. In conclusione, non giudico chi sceglie la pratica della castrazione come chi tiene il cavallo intero. Ognuno è libero di fare le proprie scelte, sempre nel rispetto del proprio animale. La ringrazio comunque per aver condiviso la sua opinione.
RispondiEliminaSenti, il punto è che tu dici che gli stalloni generalmente sono più aggressivi dei castroni, cosa che è semplicemente falsa.
RispondiEliminaNon è mai stato condotto uno studio serio sull'argomento, né è mai stato dimostrata una correlazione testosterone-aggressività nei cavalli (così come negli esseri umani), quindi si può dire che il mito secondo il quale la castrazione rende i cavalli più mansueti è una mera illazione.
Quello che sicuro è che il cavallo non è stupido e capisce quello che gli è stato fatto, e a causa di questa inutile e dannosa pratica chiamata castrazione, diventa triste e arrabbiato. I castroni sono i cavalli più pericolosi perchè tirano calci quando meno te l'aspetti, all'improvviso e senza segni premonitori. Basta guardarli in faccia per capire quanto soffrano, pare che dicano: "Porca troia, mi hanno castrato quei farabutti...".
E' pieno di gente che leggendo cose false come quelle che scrivi tu ha castrato il cavallo e si è ritrovata con cavalli spenti, tristi e privati del loro orgoglio maschile.
Non è neanche vero che gli stalloni non possano stare con altri stalloni, castroni o giumente; ci sono persino video su youtube (es. quelli dell'AIASE) in cui si vedono stalloni pascolare insieme senza problemi.
Quello che è inoltre è sicuro e dimostrato scientificamente è invece che i castroni, a causa del loro ipogonadismo, sono più portati all'obesità, diabete, osteoporosi, sindrome di Cushing, laminite, depressione etc.
Inoltre è sbagliato anche il messaggio che mandi, invece di invogliare la gente a migliorare la loro tecnica, suggerisci di rifarsela sugli animali e castrarli (cosa che tra l'altro, come ho già detto, non li rende più facili, anzi...).
Detto questo si può dire scientificamente e senza paura di essere smentiti che castrare un cavallo (così come qualsiasi altro animale) per motivi non medici (escludendo ovviamente tumori, infezioni gravi, lesioni, testicoli ritenuti etc.) è una cosa inutile e dannosa.
Ribadisco che ogni qual volta scrivo in questo blog faccio riferimento alla mia personale esperienza e non ho mai asserito di sapere la "verità assoluta" su tutto. Non credo di mandare un messaggio sbagliato perché ho cercato di analizzare i fatti semplicemente per come stanno, cercando dunque di far riflettere le persone; una volta fatte le opportune riflessioni, ognuno è libero di fare la scelta che più gli aggrada, tenendo o meno conto di ciò che io ho scritto. Se hai un cavallo intero sei libero di lasciarlo pascolare con la femmina a tuo rischio e pericolo. Credo sia ovvia la conseguenza a cui puoi andare incontro. Con i cavalli (maschi o femmine che siano) bisogna stare attenti a priori perché sono animali grandi ed istintivi e possono farci del male. Un cavallo che sia di indole dominante è comunque un pericolo -in genere lo stallone è dominante ma non è una legge - per cui ho scritto determinate cose solo perché ci si deve rendere conto di alcuni aspetti prima dell'acquisto. Il blog è stato fatto anche per -o forse principalmente- avere uno spazio in cui condividere idee e confrontarsi e mi fa piacere che non tutti la pensino come me. Da lì a mettersi in cattedra però ce ne passa...
RispondiEliminaNo, guarda hai sbagliato. Punto. Hai scritto che gli stalloni sono più aggressivi degli altri cavalli, affermazione superficiale per non dire falsa. Se una persona crede che castrare una cavallo posso servire a renderlo generalmente più facile (per cavalieri menefreghisti che cercano di rifarsela con un animale per le proprie carenze tecniche e che invece di pensare di migliorarsi pensano a distruggere un animale, privandolo del loro orgoglio maschile, dei loro istinti, della loro tranquillità, della loro libertà) si sbaglia.
RispondiEliminaHai scritto che gli stalloni non possono stare con altri cavalli, affermazione anche questa falsa.
Certo con lo stallone bisogna prendere alcune ovvie precauzioni (es. evitare di metterlo insieme a femmine in calore se non si vogliono dei puledri indesiderati, c'è bisogno di scrivere una banalità del genere?), ma se una persona ha un minimo di cura, attenzione può facilmente vedere che gli stalloni sono superiori ai castroni e alla femmine sotto quasi tutti i punti di vista.
Certo, se uno vuole fare le cose con menefreghismo e cerca soltanto di fare le cose facili, senza curarsi più di tanto dell'animale, allora è meglio che eviti gli stalloni, così come i cavalli in generale. Nella vita niente è facile.
Certo se uno stallone è stato tenuto in un box per tutto il tempo non ci si può certo aspettare una animale tranquillo ed equilibrato, ma lo stesso è valido per qualunque animali.
La gente confonde l'energia con l'aggressività, si lo stallone tende ad essere più vivace del castrone, ma quest'ultimo, a causa della sua calma apparente, induce il cavaliere a sottovalutare le sue reazioni, le quali a causa della sua minore vivacità, tendono ad essere improvvise e con segni premonitori meno avvertibili. La cronaca è piena di gente che è stata calciata da castroni all'apparenza inoffensivi con conseguenze spesso molto serie (se non fatali). Posso citare il caso della mia donna che è stata calciata da un castrone (con me in sella) quasi senza che io mi rendessi conto dei quello che era successo. Il tutto quasi senza segni premonitori. Fortunatamente non ci sono state conseguenze serie. Lei ha cavalcato spesso sia castroni che stalloni, e pensava che questi ultimi fossero piu pericolosi, questo evento ovviamente le ha fatto rivedere le sue opinioni.
Per completezza bisogna anche dire che i castroni sono cavalli tristi (basta guardarli in faccia), smorti, con prestazioni atletiche inferiori (il trstosterone aumenta le performances), più portato a svariate malattie (diabete, obesità, osteoporosi, malattie cardiocircolatorie), potenzialmente più pericoloso.
E' il cavallo per cavalieri che preferiscono il cavallo spento a quello naturale ed energico, e se ne fregano di rovinare la salute fisica e psichica dell'animale.
"E' il cavallo per cavalieri che preferiscono il cavallo spento... " Un esempio su tutti: Milton, il cui vero nome era Marius Silver Jubilee, montato da John Whitaker è stato uno dei cavalli di maggior successo del salto ostacoli ed era castrone.
RispondiEliminaBeh. non puoi negare che i castroni in genere siano più spenti degli stalloni. Senza considerare che gli stalloni sono i cavalli che hanno mietuto di gran lunga più successi sportivi di tutti gli altri. Questo è un fatto. La loro aggressività invece è un mito.
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RispondiEliminaIo credo che lo stallone va bene in alcuni contesti cioè quando si hanno anche cavalle per farlo sfogare ed educare alla monta si o monta no, bisogna avere un recinto fortissimo e altissimo e lavorarlo spesso, col castrone è tutto più facile anche se ha meno grinta...ma se con il cavallo non devi fare il palio di Siena va bene lo stesso, invece di andare a 70 km/h andrai a 65 km/h ma per uno che vuole divertirsi non ci sono differenze. Ciao Leandro
RispondiEliminaho appena fatto castrare un puledrone di47 mesi , ho cercato in tutte le maniere di tenerlo intero ,mi ha fatto male piu' volte , e' 1 apaloosa h 156 , credo oltr 5 q , carattere diabolico , e quando vuole sa' aspettare il momento giusto per colpire , sempre nervosissimo, incazzatissimo , rompe tutto , storce le sbarre di ferro , rompe l'impianto elettrico e acqua , ho dovuto fare protezioni ovunque, castrato 9 giorni fa' a casa ieri e oggi montato , tutta un'altra cosa , si puo' gestire ADESSO , sono 33 anni che ho cavalli a livello amatoriale , non sono un gran esperto , ma li adoro , poi ho 1 andaluso inero quasi 8 anni , unbambolotto , mi adora , io pure ,lo chiamo viene , fa' alcune figure , docilissimo ,intelligente ,preso a 20 mesi , l'appaloosa ne aveva 11 di mesi , adoro anche lui e prima di arrivare a castrarlo le ho provate tutte , mimoedeva a tradimento , si impennava e mi aggrediva , aspettava ogni attimo di distrazione per farmi SOTTOMETTERE , questa e' la verita' ,io non potevo colpirlo , ne col frustino ne connidente , lui mi aggrediva, adesso stiamo meglio in 2 io che lo cavalco ,lui che e' piu' tranquillo
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RispondiEliminaIl mio Babyblu ha 4 anni e dolcissimo e nato da una nostra cavalla due fa a caperto una nostra cavalla ora è irrequieto vuole avere rapporti con un castrone che gli è stato sempre insieme egli ha 30 anni un cavallo adorabile ora sono insicuro su cosa fare,lo divido dopo rimane solo e mi dispiace io vorrei che lui possa vivere insieme al cavalla ingravidate da lui e 2cavallicastroni non cosa fare grazie
RispondiEliminaCiao a tutti!
RispondiEliminaLeggevo x caso in questa ciat..
Parto dal presupposto (che di mio,giusto o sbagliato che sia) sono contrario alla castrazione,infatti ho un arabo intero che ha anche montato che cmq riesco a gestire,manifestazioni,passeggiate etc.etc. nel senso che è stallone ma nn cattivo.
Il mio problema adesso,e qui voglio un vostro parere,è che ho preso un puledro PRE intero che sta uscendo il suo bel caratterino molto dominante e sembra anche libidinoso(ma nn cattivo) tutti mi hanno consigliato di castrarlo dato che ora lo devo portare a casa dove ho l'arabo ....
Secondo voi x godermi cmq i miei cavalli possono stare insieme 2 stalloni dal carattere forte?(insieme intendo che si guardano ma ogniuno nel suo box e paddock) potrò mai usarli insieme? Oppure devo necessariamente castrare il puledro?
Grazie a chi mi risponde!