Innanzi tutto è possibile prevenire una colica? Forse non nella totalità dei casi ma, io credo, che una serie di buoni accorgimenti possa limitarne l'insorgenza e tenerci alla larga da ciò. Alcune cose da tenere presenti credo siano:
- qualità del fieno somministrato. Il fieno deve essere di buona qualità e soprattutto esente da muffe. E' perciò consigliabile evitare di somministrare fieno che presenti segni o odore di muffa evidente. Immagazzinare il fieno in un luogo asciutto e areato è buona regola, come anche quella di evitare di fargli prendere umidità o di farlo entrare in contatto con acqua per lungo tempo (diverso è il discorso di bagnare il fieno alcune ore prima di somministrarlo per togliere eventuali polveri)
-qualità e quantità del mangime. Un mangime deve essere somministrato ad orari precisi, preferibilmente almeno 2-3 volte durante l'arco della giornata e in quantità adeguate rispetto al lavoro svolto dal cavallo. Se si decide, per una qualsiasi ragione, di cambiare tipo di mangime tenere presente che è un passaggio che deve essere fatto in maniera graduale in quanto l'intestino potrebbe non essere in grado di digerirlo subito. Normalmente ci vogliono 14 giorni per sviluppare all'interno dell'intestino i nuovi enzimi capaci di scindere il nuovo prodotto quindi io opterei per un inserimento graduale nella dieta, mescolando le razioni del vecchio con il nuovo per esempio o sostituendo inizialmente solo un pasto al giorno per poi andare aumentando.
-quantità dei pasti. Il cavallo in natura mangia approssimativamente sedici ore al giorno. Se non possiamo garantirgli una vita in un pascolo con possibilità costante di brucare facendolo vivere nella maniera più vicina a quella che avverrebbe in natura ma abbiamo il cavallo scuderizzato teniamo presente che più se ha la possibilità di razionare il cibo in piccoli pasti frequenti meglio sarà per lui in quanto il suo apparato digerente è nato per brucare durante i 2/3 della giornata. Personalmente suddivido le razioni normalmente in 3 pasti quando i cavalli possono uscire ed andare in paddock, mentre in inverno o durante le giornate piovose questi diventano 4 o 5(ore 6,30, 10,00, 11,30, 15,00, 18,00). Ciò fa sì che oltre ad ingannare il tempo durante i giorni di poca attività o di attività limitata al solo lavoro essi possano distrarsi innanzi tutto ed, in secondo luogo, evita il presentarsi di varie forme di gastrite (il cavallo produce saliva solo durante la masticazione mentre lo stomaco secerne i succhi gastrici costantemente; se è vuoto quindi i succhi acidi vanno ad intaccare la parete dello stomaco).
- successione dei pasti. E' auspicabile somministrare prima il fieno e solo successivamente (a distanza di almeno mezz'ora) il mangime e non viceversa o tutto insieme. Questo perchè il transito intestinale del fieno è più veloce rispetto a quello del mangime e se venisse somministrato quindi prima il mangime ed il fieno successivamente quest'ultimo spingerebbe via il mangime non ancora del tutto digerito.
- i pasti vanno somministrati ad orari fissi; il cavallo è un animale amante della routine perciò è bene che gli orari in cui vengono servite le pietanze non cambino
- la quantità di cibo solido è bene che non superi i due chili circa per volta
- non far mangiare il cavallo prima del lavoro. Dopo aver mangiato aspettare un paio di ore prima di iniziare qualsiasi attività.
- non far mangiare il cavallo subito dopo aver lavorato, in special modo se si è svolto un lavoro pesante ed il cavallo ha sudato molto
- far attenzione dopo un lavoro intenso che il cavallo non beva molta acqua fredda
- non portare il cavallo in box sudato dopo il lavoro. Lasciarlo fermo quando è sudato è come esporlo alle correnti d'aria, nonostante la scuderia sia chiusa l'evaporazione in questo modo del sudore crea un forte sbalzo di temperatura molto pericoloso.
- non lasciare sacchi di mangime o cibo in posti accessibili. Il cavallo se riuscisse ad uscire dal box andrebbe a divorare tutto il loro contenuto andando incontro a coliche o laminite.
-controllare che non venga mangiato il truciolo della lettiera (la mia cavalla è solita prenderne delle grandi boccate quando ne aggiungo di nuovo e l'unica soluzione sarebbe quella di mettere una musara)
- se la lettiera è in paglia è molto comune che ne mangino una parte ma deve essere paglia di buona qualità e, come per il fieno, deve essere esente da muffe.
- altre lettiere come quella fatta con la lolla del riso possono essere nocive in questo senso se ingerite
- sverminare con regolarità (ogni 3-4 mesi)
- evitare un eccessivo stress come viaggi troppo lunghi senza soste
- controllare periodicamente (una volta l'anno) i denti in quanto una cattiva masticazione potrebbe essere associata a coliche
- evitare cibi fermentescibili (ad esempio le mele, io ne aggiungo non più di una alla razione giornaliera di mangime e non tutti i giorni)
- evitare di lasciare il cavallo troppo a lungo chiuso in un box senza avere la possibilità di muoversi liberamente
- evitare paddock con erba eccessivamente lussureggiante. Specialmente la prima erba che cresce in primavera è molto ricca di zuccheri, permettere quindi al cavallo di mangiarne una quantità limitata
- evitare di lasciare il cavallo al paddock con a disposizione molta erba per un giorno intero se non è abituato a stare fuori. Magari dopo la pausa invernale in cui, causa pioggia o neve non si è potuto lasciare il cavallo fuori, si è tentati alla prima giornata calda e soleggiata di lasciarlo sfogare libero per tutta la giornata. Meglio però che l'animale si riabitui a mangiare erba gradatamente, partendo il primo giorno magari solo con un'ora che mano a mano aumenteremo.
- paddock molto sabbiosi possono creare problemi dovuti al depositarsi della sabbia nello stomaco.
- controllare sempre il corretto funzionamento delle beverine e, nel caso in cui i box ne fossero sprovvisti, tenere secchi con acqua fresca e pulita sempre a disposizione in quanto un cavallo beve svariati litri di acqua al giorno.
- in inverno controllare che le beverine non siano ghiacciate; nel caso in cui lo siano somministrare acqua tiepida sarebbe consigliabile dal momento che se l'acqua è molto fredda ne bevono meno con conseguente rischio di costipazione.
- i cavalli con ticchio d'appoggio tendono ad essere maggiormente soggetti a coliche a causa della continua ingestione di aria.
Per inciso, io ho sempre cercato di tenere presente queste "regole d'oro" ma non è bastato. Ogni caso è a sé stante e sicuramente avere la possibilità di tenere i cavalli a casa dove vengono controllati in maniera costante può essere un ulteriore aiuto in quanto ci permette di capire che qualcosa non va fin dal primo stadio mentre quando ci si affida a terzi purtroppo non sono sempre così scrupolosi e attenti nei controlli...
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