L’ adenite è un’ infezione relativamente comune causata da un batterio, lo Streptococcus Equi, conosciuta anche con il nome di “stranguglioni”. E’ altamente contagiosa e si diffonde attraverso il contatto tra cavalli o tra cavallo e materiale infetto. Ha un periodo di incubazione di circa una settimana, dopodichè il cavallo manifesta febbre, inappetenza dovuta anche alla difficoltà di deglutire a causa del rigonfiamento dei linfonodi (ghiandole) sotto la gola e dietro la nuca. Gli ascessi maturando gonfiano fino a raggiungere dimensioni ragguardevoli e quindi si rompono con la fuoriuscita di pus giallo e denso. Dopo la rottura degli ascessi il cavallo normalmente inizia a riprendersi per guarire completamente nell’arco di qualche settimana. Tutti i cavalli possono essere infettati ma si riscontra maggiormente in cavalli giovani di età compresa tra gli uno ed i cinque anni. La malattia comporta un tasso di mortalità molto basso ma è necessario che il cavallo venga curato e tenuto a riposo fino a completa ripresa. La diagnosi si basa sull’analisi di tamponi nasofaringei, accertato il contagio l’animale deve essere tenuto in isolamento avendo cura di disinfettare tutto ciò che ne entra in contatto per evitare il diffondersi della malattia. Si può aiutare la maturazione degli ascessi con impacchi di acqua calda salata o pomate apposite, il veterinario può prescrivere inoltre una cura antibiotica e procedere con il drenaggio degli ascessi una volta maturi. Per aiutare il cavallo, che manifesta difficoltà a deglutire, si possono somministrare pastoni o beveroni al posto del tradizionale pasto. Il cavallo una volta guarito nella maggior parte dei casi risulta immune alla malattia per tutta la vita; da qualche anno è disponibile sul mercato un vaccino che però non è efficace nella totalità dei casi, tuttavia, gli animali vaccinati colpiti, manifestano una forma più leggera di infezione.
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