Rabbia
La rabbia è una malattia con una diffusione molto limitata ma altamente contagiosa e dagli esiti mortali. Ha un periodo di incubazione che varia dagli uno ai due mesi terminati i quali si manifesta ed il cavallo muore nell’arco di pochi giorni. Si trasmette attraverso il morso di un animale infetto ed è bene che gli animali che si trovano in zone a rischio dove sono presenti volpi o cani randagi infetti venga vaccinato poiché non esiste alcuna cura e può essere diagnosticata solo ad avvenuta morte dell’animale.
West Nile (WNV)
Il virus della West Nile si sta diffondendo anche in Italia ed è responsabile dell‘infezione del sistema nervoso centrale. Il contagio avviene attraverso la puntura di una zanzara infettatasi precedentemente mordendo un uccello a sua volta infetto. La trasmissione tra cavalli non è possibile. I sintomi vanno dall’incapacità di coordinare i movimenti, alla debolezza degli arti, parziale paralisi e possibile conseguente morte. In non tutti i casi risulta fatale ma, degli animali che si salvano, una parte manifesta per tutta la vita complicazioni legate alla malattia. Da qualche tempo è disponibile in commercio un vaccino.
Encefalomielite
È una malattia virale molto pericolosa con i sintomi molto simili alla West Nile con la quale viene spesso confusa. Si presenta infatti con febbre, depressione, inappetenza e seguente paralisi. È mortale nella maggior parte dei cavalli colpiti non vaccinati e nella percentuale di cavalli guariti lascia comunque danni neurologici permanenti; essendo il ceppo virale dell’encefalomielite diverso da quello causante il West Nile i due vaccini non offrono copertura per entrambe le malattie ma ne devono essere fatti due differenti.
Botulismo
Il botulino è una potentissima tossina prodotta in natura da un batterio: il Clostridium botulinum. Ne sono a rischio contagio i puledri perché tendono ad assaggiare tutto ciò che li circonda ed i cavalli adulti che vengono alimentati con grosse balle di fieno per esempio o hanno accesso a laghetti con acqua stagnante o poco ricambio. Quando capita per avvelenamento da foraggio succede che l’animale ingerisca la tossina del botulino prodotta durante la decomposizione delle piante (più comune con il fieno insilato) oppure il foraggio viene infettato perché all’interno del grosso ballone è stato imballato anche qualche piccolo animale morto che la produrrà con la conseguente decomposizione. Stesso discorso vale per i piccoli laghetti nei quali potrebbe essere presente un animale in putrefazione che infetta l’acqua. Ne conseguono un blocco degli impulsi nervosi, paralisi, incapacità di deglutire e morte.
Rotavirosi equina
Ne è responsabile un virus, il rotavirus, comunemente diffuso nell’ambiente che viene spesso trasmesso per via orale o attraverso le feci. È piuttosto comune nei puledri, nei quali si manifestano a volte vere e proprie epidemie attacchi di diarrea anche molto forti che in alcuni si risolvono senza problemi mentre in altri (specialmente se al di sotto dei 3 mesi di vita) possono causare una patologia seria con conseguente possibile morte. Il vaccino per la prevenzione è disponibile in alcuni paesi ma non in Italia.
Antrace
Il responsabile è il Bacillus Anthracis il quale entra nel corpo per ingestione o attraverso una ferita e lì si moltiplica causando la morte dell’individuo colpito. La sua diffusione è strettamente limitata a certe aree geografiche in America nelle quali è possibile vaccinare i cavalli esposti al rischio.
Potomac Horse Fever
Sono stati diagnosticati alcuni casi in America ed in Canada, è una malattia intestinale potenzialmente mortale causata dall’ Ehrlichia Risticii ed il contagio può avvenire bevendo da corsi d’acqua infetti o (forse) via zanzare. Può provocare febbre, depressione, inappetenza, zoppia, colica, aborto e diarrea; nei cavalli sopravvissuti possono riscontrarsi problemi, come la zoppia, per tutta la vita. È consigliato vaccinare i cavalli esposti al rischio di contrarre la malattia come quelli che si trovano vicino a corsi d’acqua.
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