È forse la disciplina con più sostenitori e partecipanti. Per il pubblico seguire lo svolgimento di una gara di salto ad ostacoli è un momento molto emozionante e anche alla portata di tutti dal momento che non ci sono tante regole come per il dressage ed il risultato è facilmente intuibile dal numero di barriere buttate a terra dal binomio. È una delle tre discipline olimpiche e venne inserita per la prima volta nell’ Olimpiade di Parigi nel 1900. Il percorso che il binomio deve affrontare varia a seconda della categoria e può comprendere un numero variabile di ostacoli (da 8 a 12) di altezza compresa tra i 60 cm (per categorie pony) e i 140. Gli ostacoli sono abbattibili, ossia composti da barriere in legno o plastica posizionate su pilieri che cadono a terra se urtate. Gli ostacoli possono essere verticali (barriere, muro, assi) o larghi (oxer, riviere). Chiaramente l’abbattimento di una barriera comporta penalità (4 punti). Prima di iniziare una determinata categoria tutti i cavalieri si presentano in campo gara a piedi (ma obbligatoriamente in tenuta da gara) per la ricognizione del percorso dove memorizzano la sequenza degli ostacoli e le distanze che intercorrono tra loro. Gli ostacoli sono in sequenza numerata e sono affiancati da una bandiera rossa sulla destra e bianca sulla sinistra ( se le vediamo al contrario significa che ci troviamo dalla parte opposta rispetto a quella del salto). Le differenti patenti FISE permettono di partecipare a categorie determinate: con la patente A la partecipazione è limitata alla B80 (il numero che segue la lettera indica l‘altezza degli ostacoli, in questo caso 80 centimetri), con la B si potrà prendere parte a B90, B100, B110 e C115, con il 1° grado C115, C120, C125, C135 e alle categorie riservate ai cavalli di 4, 5 e 6 anni; con il 2° grado: C130, C135, C140, 4-5-6-7 anni. Le categorie riservate ai cavalli giovani si sviluppano in questo modo:
- categoria riservata ai cavalli di 4 anni: le gare iniziano a metà febbraio con un’altezza di 90 centimetri fino a marzo, ad aprile si alzano gli ostacoli ad un metro, a maggio sarà 1,05 metri e quindi 1,10 metri da giugno fino allo svolgimento del Campionato Italiano Cavalli Giovani. Non c’è warm up e consiste in due prove con due categorie di precisione.
- categoria riservata ai cavalli di 5 anni: il periodo anche qui va dalla prima metà di febbraio fino al Campionato dei Cavalli Giovani, si sviluppa in due prove di precisione e le altezze sono al massimo di 1,15 metri nel primo periodo per arrivare ad 1,20 nel secondo.
- categoria riservata ai cavalli di 6 anni: primo periodo altezza massima 1,25 metri e secondo periodo 1,30. I cavalli di 6 anni possono anche partecipare alle categorie C115, C120, C125 e C130 (ma solo nel 2° periodo)
- categoria riservata ai cavalli di 7 anni: programmata solo nell’ambito del Circuito FISE/ UNIRE; possono partecipare a concorsi la cui altezza massima è di 1,35 metri nel primo periodo e 1,40 nel secondo.
La divisa comprende pantaloni bianchi o beige, stivali neri o da caccia, cap, camicia bianca con cravatta o plastron (o in alternativa polo bianca), giacca, sono ammessi frustino e speroni e i cavalli indossano stinchiere e paranocche per proteggerli dagli urti. La sella da salto è diversa da quella da dressage perché permette un assetto più leggero e meno inforcato rispetto alla seconda che ha quartieri più lunghi e un seggio più profondo. Quando si parla di tempo massimo di un percorso di salto ostacoli si fa riferimento al tempo calcolato in base alla lunghezza ed alla velocità del percorso; il suo superamento comporta penalità mentre se si supera il tempo limite (due volte il tempo massimo) si incorre nella squalifica.
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