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sabato 16 aprile 2011
Dermatite Estiva Recidivante (D.E.R.)
La dermatite estiva recidivante è causata da una reazione allergica al morso di piccoli insetti della famiglia dei Culicoides; come reazione alla saliva iniettata con il morso, il sistema immunitario del cavallo attacca accidentalmente alcune delle cellule della sua pelle. Si è evidenziato che essa può interessare cavalli in tutto molto, tuttavia alcuni sembrano maggiormente predisposti rispetto ad altri ed una sola puntura può dare inizio ad un circolo vizioso in cui l’ animale, a causa del prurito, inizia a grattarsi infiammando ulteriormente la zona. Non necessariamente tutti gli individui di uno stesso gruppo la manifestano e pare esserci una sorta di ereditarietà nella sua diffusione. Possono esserne colpiti i cavalli di ogni razza ed età, di norma vengono segnalati i primi casi già tra i due ed i quattro anni; la DER ha la caratteristica di essere stagionale e ripresentarsi ogni anno in primavera, spesso però in forma più forte della volta precedente, per scomparire in autunno; non è contagiosa. Partendo dal prurito le zone interessate si riempiono di croste e papule che si infettano facilmente con conseguente perdita di pelo. Le manifestazioni più evidenti si hanno alla base della coda e sul collo ma la reazione allergica può estendersi a tutto il corpo. La forma può essere più o meno grave, in alcuni casi i crini si spezzano completamente a seguito del continuo grattarsi e vaste zone presentano alopecia, l’irritazione poi è tale da rendere il cavallo molto nervoso, si sdraia e si alza continuamente o si rotola di frequente per alleviare il prurito; può risultare anche difficoltoso sellarlo e lavorare serenamente. Non esiste in realtà una cura valida al 100% contro questa forma allergica, più che altro si può pensare di attuare una prevenzione volta a ridurre al minimo l’esposizione dei cavalli affetti ai Culicoides. Questi insetti risultano essere più numerosi all’alba e al tramonto mentre scompaiono durante la giornata; prendiamo perciò in considerazione di non far uscire i cavalli al paddock in tali orari; proteggiamoli con coperte apposite e maschere antimosche per la faccia, usiamo repellenti contro gli insetti (in realtà non molti hanno una grande efficacia e devono essere per di più usati molto spesso perché evaporano velocemente), evitiamo le zone umide o con acqua stagnante, muniamoci di zanzariere in scuderia o ventole per muovere l’aria (sembra che la loro presenza sia notevolmente ridotta o assente quando c’è vento), gli unguenti naturali in commercio possono alleviare il prurito e sembra che gli insetti non riescano a superare lo stato oleoso che creano, tuttavia alcuni contengono sostanze che possono essere irritanti come l’olio di eucalipto o quello dell’albero del tè ed è perciò meglio provarli preventivamente in una zona ridotta, ad esempio del collo, per vedere che reazione comportano. L’uso di medicinali di tipo steroideo non risolve la situazione ma allevia semplicemente il prurito, è comunque una soluzione da utilizzare solo a breve termine e nei casi più gravi perché purtroppo può avere pericolosi effetti collaterali (laminite in primis).
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