lunedì 25 aprile 2011

Glaucoma

Si parla in generale di glaucoma per identificare una serie di entità eterogenee tra loro interessanti l’occhio e comportanti una progressiva perdita della vista. Si possono avere tre forme diverse di glaucoma: di tipo congenito, presente fino dalla nascita ma piuttosto raro; di tipo primario ed uno di tipo secondario (il più comune). Il corpo ciliare del cavallo produce costantemente umore acqueo il quale, nei casi di corretto funzionamento, viene conseguentemente drenato. Ciò però può non avere luogo a causa di un’anomalia dello sviluppo del drenaggio, originando dunque un glaucoma di tipo primario, o da un suo danneggiamento dovuto ad una precedente forma infiammatoria (molto comunemente correlato a casi di uveite ricorrente) che comporta un glaucoma secondario. In entrambi i casi ciò che ne consegue è una ritenzione dell’umore acqueo che porta ad un innalzamento della pressione intraoculare che può essere misurata mediante un tonometro. Tuttavia capita spesso che il glaucoma non venga riconosciuto tempestivamente e perciò non si proceda con la giusta cura, la quale comporta l’impiego principalmente di antinfiammatori per ridurre l’infiammazione e l’uso di medicinali per uso topico per diminuire l’umore acqueo e quindi la pressione; in alcuni casi di scarsa risposta ai trattamenti precedenti si ricorre alla distruzione del corpo ciliare con il laser. I sintomi principali sono un edema diffuso della cornea, la presenza di aderenze posteriori, miosi pupillare, eventuale cataratta e possibile ingrossamento dell’occhio. Nelle fasi iniziali possono non esservi problemi relativi alla vista che subentrano solo in un momento successivo e le dimensioni della pupilla possono apparire normali. Nel glaucoma di tipo primario spesso entrambe gli occhi vengono colpiti; se un animale presenta i sintomi solo da un singolo occhio è bene tenere sempre sotto controllo anche quello apparentemente sano e sottoporlo ad una terapia preventiva. Nel caso invece di glaucoma secondario è importante trovarne la causa principale per poter mettere in atto la terapia più adeguata; non necessariamente entrambe gli occhi vengono colpiti a meno che il cavallo non manifesti episodi di uveite ricorrente ad entrambe gli occhi.

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