giovedì 14 aprile 2011

Diversi tipi di vermi

Strongyloides Westeri: sono parassiti che vivono nel piccolo intestino e si trovano in maggior numero nei puledri che hanno avuto modo di ingerirli attraverso il latte materno infetto di madri colpite; mano a mano che il puledro cresce tende a svilupparsi una risposta immunitaria che riesce a tenere in parte sotto controllo l’infestazione ma in caso in cui siano presenti grandi quantità di vermi si possono avere episodi anche seri di diarrea.
Parascaris Equorum (Ascaridi): anche questi come nel caso precedente vivono nel piccolo intestino e sono molto comuni nei puledri. L’ingestione delle larve avviene prevalentemente al pascolo e dal piccolo intestino tendono a migrare verso altri organi quali fegato e polmoni per poi tornare nel piccolo intestino per svilupparsi e deporre uova. Possono dare origine a diarrea o sintomi respiratori e nei casi più gravi possono avere come conseguenza un blocco intestinale, causare un ritardo nella crescita ed episodi di colica.
Oxyuris: si insediano nel grosso intestino e le femmine migrano poi nella zona dell’ano dove depongono le uova che sono la causa dell’irritazione che provoca forte orticaria nella zona dell’attaccatura della coda.
Habronema e Draschia: risiedono nello stomaco dove i vermi ormai adulti possono determinare gastrite. Le larve sono capaci di contaminare le ferite determinando piaghe estive.
Anoplocephala perfoliata, A. magna (vermi piatti): vengono veicolati da un acaro presente nei pascoli che funziona da intermediario nella trasmissione. I sintomi più evidenti sono determinati dalla perdita di peso, attacchi di diarrea, colica spasmodica e intussuscezione (una porzione di intestino si va ad inserire in quella successiva in maniera telescopica) fino alla possibile rottura dell’intestino.
Gasterophilus (larve di mosca): le mosche trasportano le uova sul cavallo stesso (spesso sulle gambe) che, leccandosi, le ingerisce e ne determina la schiusa. Queste vanno ad insediarsi nello stomaco dove possono eroderne la mucosa fino alla rottura (casi tuttavia molto rari).
Ciatostomi o piccoli strongili (vermi tondi): ne esistono una cinquantina di specie conosciute, anche questi ingeriti al pascolo e le larve vanno a colonizzare il grosso intestino deponendo uova che vengono nuovamente espulse nelle feci. Può conseguire una minor motilità intestinale, perdita di peso e diminuzione dell’appetito con episodi di leggere coliche intermittenti.
Grossi Strongili: sono i parassiti intestinali più patogeni con un ciclo vitale simile a quello dei piccoli strongili ma le larve migrano nell’intestino passando per le arteriole con conseguente irritazione del letto vascolare, aneurisma dei vasi con infiammazione, ischemia ed infarcimento di porzioni dell’intestino; possono causare coliche, diarrea e possibile morte dell’animale colpito.
Dictyocaulus arnfieldi (vermi polmonari):
Non sono generalmente vermi che vivono nel cavallo ma bensì sono più comuni nell’asino. Vengono infatti riscontrati principalmente in cavalli che vivono con gli asini poiché i vermi adulti vivono nei polmoni degli asini deponendo uova che vengono poi espulse e ingerite dal cavallo al quale possono provocare broncopolmonite e bronchite parassitaria.
Se sospettiamo che il nostro cavallo sia infestato da uno o più di questi parassiti è bene contattare il veterinario per effettuare i dovuti test al fine di verificare sia la tipologia del parassita infestante sia la quantità di vermi presenti e stabilire poi in seguito la giusta terapia da mettere in atto.

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