sabato 16 aprile 2011

Lettiera

I requisiti per avere una buona lettiera sono essenzialmente che essa offra un letto morbido con una buona capacità assorbente e che venga pulita con frequenza indipendentemente dal tipo che si possa scegliere. Altri requisiti di fondamentale importanza risiedono nel fatto che essa non deve essere appetibile per gli animali, essere il meno polverosa possibile, deve mantenere un giusto livello di umidità (se troppo secca lo zoccolo diventa secco e fragile se, al contrario, rimane troppo umida può causare la putrefazione del fettone), avere un prezzo contenuto ed essere di facile immagazzinamento e ridurre i tempi di gestione per l’uomo. Detto ciò si può scegliere tra una grande quantità di tipi differenti a seconda della propria disponibilità economica, del tempo che possiamo riservare alla sua cura e della praticità che caratterizza più o meno certi materiale. Nell’arco degli anni si sono sviluppate e provate diverse lettiere tra le quali vi sono la classica paglia, la paglia di lino, la lolla di riso, la canapa, il cocco, fogli di giornale sminuzzati, la segatura, la torba, strati di gomma, pellet ed infine il più diffuso truciolo. La lettiera può essere rifatta principalmente in due modi distinti: in un primo caso si lascia uno strato di fondo rimuovendo solo le feci in superficie creando una lettiera permanente mentre nel secondo si procede arieggiando quotidianamente il tutto e levando feci ed urina procedendo poi con l’aggiunta di nuovo materiale a seconda di quanto ne viene tolto. I fogli di giornale venivano usati un tempo per risparmiare denaro ma sono poco efficaci, non danno uno strato soffice a meno che non ne siano impiegati molti e se mangiati sono dannosi per la presenza di inchiostro. La segatura pone lo stesso problema dell’essere poco soffice a meno che non ne venga usata in grande quantità e per di più risulta molto polverosa. La paglia di lino è un elemento naturale al 100%, tende ad essere priva di polveri e facilmente compostabile così come la canapa che è totalmente biodegradabile; il mix di fibra e torba di cocco ha un alto potere di assorbimento, non è appetibile né polveroso ma, di contro, presenta un costo piuttosto elevato ed una lunga preparazione. La lolla di riso è facilmente reperibile, soprattutto al nord Italia dove è sempre stato un prodotto di scarto della lavorazione del riso difficile da smaltire, ha quindi un costo molto ridotto e non è putrescibile ma risulta dura, con pochissima capacità di assorbire e molto polverosa oltre che rischiosa se viene ingerita. Per garantire valori bassi di ammoniaca è necessario che vi sia uno strato di almeno 20-30 centimetri. La paglia è l’elemento più tradizionalmente usato ma, per quanto mi riguarda, implica tempi più lunghi rispetto al truciolo durante la pulizia, tende a puzzare di più ed è più difficile da immagazzinare oltre al fatto che i cavalli la mangiano in continuazione; deve essere di buona qualità, esente da muffe e polveri, cose non sempre possibili. Il più moderno truciolo è l’opzione più gradita in molte scuderie per diversi fattori: è piuttosto veloce rifare la lettiera anche non scegliendo l’opzione di una lettiera permanente, ha grandi capacità assorbenti, forma uno strato morbido e confortevole, viene di solito usato quello essiccato, depolverato e ventilato per ridurre al minimo la presenza di polveri; ha un buon effetto di isolante termico ed è di facile stoccaggio dal momento che si presenta in ballette confezionate sottovuoto da 20 o 25 chili (di contro però ha un prezzo medio-alto). Può essere di faggio o pino con trucioli più o meno larghi. Gli si possono aggiungere dei microrganismi in polvere, chiamati enzimi, che servono a scindere l’ammoniaca dell’urina eliminando i cattivi odori e formando uno strato di fondo permanente della lettiera che comporta perciò un minor tempo di manutenzione e minori costi. Per far sì che funzionino bisogna però seguire quelle che sono le istruzioni al fine di creare un ambiente nel quale gli enzimi possano lavorare al meglio.
Ultimamente si sono sviluppate delle lettiere in pellet: in America pare che il loro utilizzo vada per la maggiore e siano molto funzionali, non le ho mai viste applicare né io l’ho fatto perciò posso solo riferire per sentito dire o per ciò che ho letto. Il pellet viene fatto pressando truciolo o paglia, pare che abbia una grande capacità assorbente e sia esente da polveri, dovrebbe garantire un minor spreco di materiali e avere il vantaggio di non attaccarsi ai crini o alle attrezzature come il truciolo, una volta posizionata la lettiera risulta molto morbida e confortevole e vengono forniti in sacchi da 20 -25kg e dovrebbe essere disponibile durante tutto l’anno. La preparazione del box dovrebbe essere simile alle altre disponendo una base di alcuni sacchi di pellet che vengono quindi bagnati con acqua (possibilmente con un getto a spruzzo) che viene velocemente assorbita e quindi con una forca si procede a posizionare il tutto. In seguito dovranno essere rimosse feci ed urina ed una volta alla settimana si procederà con reintegrare il pellet con l’aggiunta di un sacco. Il costo è più contenuto rispetto ad alcuni degli altri materiali anche grazie al minore scarto. Un difetto può essere quello che, avendo una grande assorbenza, le parti da togliere possono risultare più pesanti rispetto agli altri materiali impiegati. Infine la gomma. Dei grossi fogli di una gomma studiata appositamente a volte vengono posizionati a terra; tali rivestimenti hanno la funzione di assorbire gli urti e rendere la pavimentazione antisdrucciolo e isolata dal freddo, sono facili da lavare e vengono eliminate solo le fiante perché l’urina dovrebbe essere drenata e basta l’aggiunta di pochissimo truciolo. Quelli che ho avuto modo di vedere non drenavano particolarmente (ma questo può dipendere dalla casa produttrice o dal materiale usato) e il box mi sembra meno “accogliente” di una soffice lettiera in paglia o truciolo ma parliamo strettamente di opinioni personali. Hanno inoltre un costo piuttosto elevato che però uno dovrebbe ammortizzare nel tempo con un minor investimento per comprare la lettiera.
Ci sono alcuni casi in cui non c’è molta possibilità di scelta: nel caso di una cavalla in procinto di partorire la lettiera lettiera dovrà essere necessariamente in paglia perché in questo modo vi saranno meno rischi per il piccolo di inalare piccoli pezzi di truciolo o segatura.

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